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Una porta apperta Aktualisiert am: 27.04.2021

“Ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere.”

A nome di Preghiera per la Svizzera e del suo comitato Hans-Peter Lang ti saluta.
Sono passati 105 giorni dall’inizio del cantiere. Stiamo costruendo il muro di preghiera ed entriamo già nel 6.o ciclo. Questo 6.o ciclo è una nuova tappa: vogliamo alzarci quali pietre viventi per la verità i Dio.

Siamo rappresentanti della verità. La Parola di Dio è la verità! È così importante, perché la verità dona orientamento e ci permette di diventare punti di ferimento per le persone. Però possiamo essere luce in questo mondo solo se la Parola vive in noi.

Sicuramente durante le tue ore di preghiera con il Signore anche tu hai già sperimentato questa vicinanza, questo amore. Cresce sempre più il desiderio del nostro Sposo. Bramiamo Gesù Cristo. Più lo preghiamo, più cresce in noi il desidero, e sentiamo la sua voce!

Siamo sempre grati per le vostre impressioni. Ci aiutano anche per i cicli a venire. Un’impressione tra le molte conferma in modo molto forte la direzione presa. Fa riferimento a 1Giovanni 4:1-4. Si tratta dello Spirito di Dio, il quale ci rende vivi in un mondo dove lo spirito dell’anticristo mente e separa da Dio.

L’ intercessore hanno scritto: La santificazione non è mai terminata. È più importante che mai – affinché possiamo discernere lo spirito dell’anticristo. La verità che è in noi e che ci libera, ci permette di riconoscere le tendenze dell’anticristo in atto in questo Paese. Ci permette di pregustare dell’amore di Dio. Del meraviglioso, indescrivibile amore di Dio.

Anche io come te anche io vivo sempre di nuovo questa comunione. Ho il grande privilegio che il Signore mi sveglia sempre a mezzanotte. Così nella preghiera rimango in unione con tutti i Cantoni, posso benedirli per la partenza (è proprio in quel momento che inizia il turno di ciascuno) proclamando su di voi l’Amore di Dio.

Il 13 aprile mi sono spaventato quando ho sentito una voce insistente che mi diceva: “Prega per questo Paese, sta morendo spiritualmente!” e di seguito: “Questo Paese non ascolta più la mia voce! Gli abitanti di questo Paese credono nella propria autodeterminazione, credono di fare la loro strada senza conoscere il Pastore. Ma si sbagliano. Si smarriranno. Saranno senza orientamento. Saranno tormentati da fame e sete.

Essi allora grideranno a me.” Lo Spirito Santo poi mi ha parlato: ”Voi siete la mia voce! Gridate più forte che potete, svegliate le persone, prima che sia troppo tardi!” Troppo tardi – il Giudizio. Il Signore ci dice che le nostre preghiere possono posticipare il Giudizio. Ho l’impressione che siamo come Giona. Lui doveva andare a Ninive, per bloccare il giudizio. Noi abbiamo il compito, ora, di rimanere nella breccia e di pregare contro le tendenze anticristiane.

Parliamo di interreligiosità. Regolarmente ci sono riunioni di rappresentanti di diverse tradizioni religiose, ebrei, cristiani, mussulmani, buddisti e induisti … Ma questa non può essere la verità! La verità non può essere un assemblaggio di tutte queste tradizioni.

Non possiamo essere in comunione con le tenebre. Gesù ci dice: “Andate in tutto il mondo e predicate la buona novella ad ogni creatura!” Andate! Da secoli inviamo missionari in Paesi Islamici, Induisti e Buddisti per la diffusione del l’Evangelo . Lì sorelle e fratelli sono perseguitati, le loro chiese incendiate, famiglie distrutte. Vengo buttati fuori da strutture nelle quali vivono. E noi curiamo relazioni con religioni pagane dimenticandoci il primo comandamento che Dio ha ci ha dato tramite Mosè: “Non abbiate nessun Dio al di fuori di me!” Nessun altro Dio!

Credo che ora si tratti davvero di fare udire la voce delle preghiere. Della Verità. Dio è Verità. Dio è Luce e le tenebre non hanno nulla a che fare con Lui.

Questo dell’interreligiosità è solo un esempio. Ce ne sono molti altri. In preghiera sentirai dove sono le brecce aperte e dove sono necessarie pietre viventi, dove è necessaria la testimonianza.

E’ possibile che tu possa pensare: ma in fondo noi chi siamo, … così poche forze, così pochi … Ma il Signore già da tempo mi ha detto: “Dal 18 gennaio sento la vostra voce. Vi ho aperto una porta in cielo. Voi siete in comunione con me. Forse non siete molto numerosi ma io ascolto le vostre preghiere. “ Il Signore mi ha ricordato la Chiesa di Filadelfia. Anche lei era senza forze ma Dio le ha detto: “Ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere.”

Così confidiamo che anche in questo ciclo lo Spirito di Dio in noi crei una relazione diretta tra noi ed in trono divino. Come Giacobbe sarà possibile vedere una scala che scende dal cielo fino ad i nostri piedi. Per mezzo dello Spirito potremo vedere Gesù Cristo, il nostro Sposo, che si rallegra di noi ambasciatori del suo regno.

Così saremo, per questo Paese, come la voce di Giona che grida: Svegliatevi! Tornate al Buon Pastore, Gesù Cristo.

 

Ti ringrazio, credici, continua a pregare, sii una pietra vivente in questo muro di preghiera.

Sii benedetto!

Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.

Apo. 3:8